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Un carrierone, potrebbe dire un osservatore poco attento. Vent’anni fa si rese conto, quasi incredulo, che il partito di cui era segretario aveva una banca; oggi lotta per il minimo salariale, dato che il misero stipendio da parlamentare è per lui inadeguato. In linea con la lotta dei suoi compagni, che si battono per il livello minimo di legge dei salari. Fra i politici, che pure non brillano per carisma e autorevolezza, difficile trovarne uno così goffo. Che fra l’altro dimentica di computare nello stipendio di 4.718 Eurini netti la diaria di 3.500 al mese, il rimborso di 3.700 per

Brutta, bruttissima storia la guerra. Non porta mai niente di buono, per nessuno: non per chi la subisce, ovviamente, ma neanche per chi la provoca; e la guerra russo-ucraina non fa eccezione. Anche se non c’è dubbio su chi sia il cattivo invasore e chi la vittima aggredita, resta comunque una questione politica, fra stati, che passa sopra alla gente comune. A maggior ragione nello sport, dove non esistono nemici ma avversari, da combattere strenuamente ma con rispetto. Il rifiuto della schermitrice ucraina di stringere la mano alla russa non è stato bello, né utile, né intelligente. Se voleva

Intendiamoci: che Zaki sia tornato libero - dopo aver subito una condanna per aver espresso le proprie idee ed essere stato tenuto appeso qualche anno in attesa del giudizio – è cosa buona e giusta. Ma tutta la vicenda lascia il Nostromo perplesso e diffidente, com’è nella sua natura del resto. Sarà anche un ottimo studente dell’ateneo felsineo, ma non aver ancora imparato l’italiano e continuare a dare interviste in inglese un po’ stona. La grazia ottenuta due soli giorni dopo la condanna e il rifiuto di rientrare col volo governativo per mantenersi, dice lui, indipendente o forse per non

Non è una novità che il potere, e la connessa responsabilità che comporta, sia una fonte di preoccupazione e alla lunga nuoccia ala salute, nonostante che il mitico Giulio Andreotti fosse convinto che “il potere logora chi non ce l’ha”. Il povero Papa Francesco, da quando è salito al soglio di Pietro, è visibilmente ingrassato e ha la mobilità compromessa; l’eloquio è più incerto e lo sguardo un po’ spento. La Giorgia nazionale si è appesantita e ha il viso stanco e sbattuto, per la fatica di dover gestire le alzate di ingegno dei suoi colonnelli. Mattarella per ora regge botta, e speriamo che

Quando era all’opposizione, Meloni sbraitava contro i migranti e invitava il Governo a seguire l’esempio di Polonia e Ungheria. Ora che comanda, non riesce a far passare il suo piano sui migranti – che è diventato governativo e quindi ragionevole – proprio per l’opposizione dei due campioni della destra europea. La conversione sulla strada di Bruxelles non ha ancora portato a farsi riconoscere all’estero il carisma di cui gode alla Garbatella: come un contrappasso dantesco a chi – nella vita precedente – da sovranista tuonava contro gli euroburocrati culattoni (il grazioso epiteto venne

Come dicevano i nostri vecchi (categoria alla quale anche il Nostromo ormai si avvia inesorabilmente ad appartenere), non c’è più rispetto. Il mercenario russo stipendiato dallo zar sta marciando su Mosca: non si capisce bene cosa succede, ma è certo che fra lui e il suo “dante causa” la luna di miele è finita da un pezzo; Papi è morto e anche il Governo non sta tanto bene. Riuscirà la nostra eroina a superare gli scogli di Mes e Santanché, che hanno complicato non poco la vita della coalizione? Oppure farà la fine del Titan, affondato nel bel mezzo dell’Oceano alla ricerca dell’arca perduta

Parlando dei tedeschi che volevano fare una multa al pullman, un vecchio prof di latino in gita scolastica disse “questi hanno l’elasticità mentale di un cric”. L’epitaffio è tornato in mente al Nostromo dopo che gli ineffabili gnomi della BCE, a guida inesorabilmente teutonica, hanno proseguito imperterriti ad aumentare i tassi di interesse e hanno dichiarato che anche il mese prossimo ci sarà un ritocchino. Torna in mente anche la storiella del padrone dell’asino che si lamentava della morte del povero animale proprio quando – dopo settimane di graduale sostituzione della paglia al fieno –

Chissà se in questi giorni sta davvero finendo un’epoca. Anche in USA e nella perfida Albione – come già era accaduto in Italia in tempi non sospetti - la magistratura sta rottamando i vecchi arnesi destrorsi della politica. Tempi duri per i biondi: Trump indagato per appropriazione indebita di documenti riservati, falsa testimonianza e cospirazione contro la giustizia; Boris Johnson costretto a dimettersi dal Parlamento per il partygate. E, da noi, Papi (diversamente biondo) nuovamente ricoverato. In fondo ci erano simpatici, sicuramente ci mancheranno. E ci mancherà anche Elly, che nessuno

Qualcuno aveva dubbi che la nuova compagine governativa occupasse tutti i posti e le poltrone disponibili non appena ne avesse la possibilità? Certo non il Nostromo, che non si è stupito che al cambio di maggioranza seguisse la scientifica occupazione dei ruoli dirigenziali che assicurano il controllo assoluto di tutto quello che può essere controllato, nella più scontata tradizione dello spoil system, senza fare prigionieri. Hanno fatto strike, dalle poltrone politiche di commissioni e agenzie pubbliche, alle grandi aziende di Stato, alla Rai e a qualunque altro posto, esattamente come