Ucraina

AVVISO AI NAVIGANTI - OGNUN PER SÈ
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Marco Parlangeli Dom, 03/17/2024 - 15:20
.ognun per sé

Non è un bel vedere quello dei premier francese, tedesco e polacco che si riuniscono e decidono la linea politica da seguire per l’Ucraina. Né è un bel vedere quello della Giorgia nazionale che incontra il leader egiziano e stabilisce cosa fare per i migranti o che si sente di nascosto – così dicono – col golpista candidato a stelle e strisce (che se poi non vince, come il mondo delle persone serie spera, dovrà spiegarlo all’altro arzillo vecchietto). L’Europa in ordine sparso, su questioni come la difesa e la politica estera, conta come il due di picche quando briscola è a cuori. Anzi, fa

L’ONU SERVE SOLO A SE STESSA: MEGLIO SCIOGLIERLA

30 January 2024 | By Marco Parlangeli
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.palazzo di vetro

La recente scoperta dei funzionari dell’Agenzia per i rifugiati coinvolti nel massacro del 7 ottobre è solo l’ultimo episodio che conferma il supino asservimento dell’ONU ai dollari dei paesi arabi. Evidente ormai la sua parzialità e, quindi, la sua inutilità

AVVISO AI NAVIGANTI - IL TEATRO DEI BURATTINI
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Marco Parlangeli Dom, 10/22/2023 - 11:08
.puppet theatre

Rientrare nel Belpaese dopo una settimana di navigazione all’estero fa sempre piacere, ma anche una certa impressione. Mentre il mondo guarda con angoscia l’escalation della guerra a Gaza e la continua distruzione in Ucraina, da noi sembra essere in un perenne teatro dei burattini. Indifferenti alle bombe che fischiano alle porte di casa, e al problema dei migranti che ci sta palesemente sfuggendo di mano, i nostri media sono tutti concentrati sulle vicende familiari della Giorgia nazionale. Sembra che il compagno (nemesi terminologica per una ex figlia della lupa) della premier, tale Andrea

AVVISO AI NAVIGANTI - GUERRE LAMPO E GUERRE INFINITE

.yom kippur

Sono passati 50 anni dalla guerra dello Yom Kippur, e il sanguinoso attacco di Hamas a Israele ce lo ha appena ricordato. Solo chi ha capelli bianchi (o tinti molto bene) ricorda che a quel tempo gli arabi, per affermare il loro potere, imposero all’Occidente austerità e risparmi di energia che ci costrinsero a romantiche ed ecologiche domeniche a piedi. La guerra durò 3 settimane, e alla fine il mercato del petrolio tornò a funzionare, anche se con prezzi ben più alti. Un po’ come voleva fare lo zar di tutte le Russie con l’aggressione all’Ucraina; solo che qui la guerra dopo oltre due anni e

Ucraina: 3 anni di guerra civile, e un futuro incerto

9 May 2017 | By Marco Parlangeli
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Il racconto dei due articoli precedenti era arrivato alla deposizione e precipitosa fuga dell’ex premier Viktor Janukovyc, leader del Partito delle Regioni, molto vicino alla Russia di Putin e oligarca molto discusso, che era riuscito ad accumulare una ingente fortuna. I disordini di Maidan assumono ben presto, al contrario delle rivoluzioni “colorate” nate nelle ex repubbliche sovietiche un decennio prima, la connotazione di moti violenti, finalizzati non tanto a riformare in senso democratico lo stato attraverso il confronto politico, quanto a sovvertire il regime, obiettivo raggiunto con la

Ucraina: 10 anni di mancate riforme

2 May 2017 | By Marco Parlangeli
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Abbiamo visto nel precedente articolo come, dopo la dissoluzione dell’URSS, nel 1991 l’Ucraina dichiara la sua indipendenza e nel 1996 il Parlamento emana la nuova costituzione. Nel 2004 la nazione è proclamata repubblica parlamentare, grazie soprattutto all’influenza dell’ala riformatrice. Le elezioni del 26 dicembre di quell’anno sono vinte in stretta misura da Juscenko, sostenuto dalla mobilitazione popolare della “rivoluzione arancione” guidata da Juljia Tymoscenko, leader avvenente ma discussa oligarca, che in breve tempo era riuscita a costruire una notevole fortuna sia patrimoniale che

Ucraina: guerra alle porte di casa

25 April 2017 | By Marco Parlangeli
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Si dice che oggi l’informazione sia eccessiva e che il problema non sia tanto che le notizie non si trovano, ma che ce ne sono troppe. Ebbene, sorprendentemente ci sono invece fatti, anche importanti e potenzialmente devastanti, su cui viene fatta calare una coltre di assordante silenzio. Per infrangere il muro di omertà, è necessario andare a cercare blog e social al di fuori dei media tradizionali. E’ il caso della guerra che abbiamo alle porte di casa, di cui da noi nessuno parla e che avrebbe pesanti conseguenze economiche per tutti gli stati interessati e per l’Unione Europea: la guerra