L’ex Presidente del Consiglio e della BCE ha preso molto sul serio l’incarico di disegnare un progetto per riportare l’Europa al livello dei concorrenti. La parola d’ordine è: cambiamento radicale
La premier, abbandonati i propositi barricadieri e sovranisti, è riuscita a realizzare molti degli obiettivi del Governo Draghi, e talvolta con risultati migliori del maestro.
L’azzardo del Presidente Macron che, dopo la sonora sconfitta alle europee, ha sciolto il Parlamento e indetto nuove elezioni, tutto sommato è un rischio calcolato.
Le regole un po’ astruse delle votazioni fanno sì che l’attuale maggioranza incentrata sui popolari esca rafforzata dalla competizione elettorale. L’affermazione degli euroscettici non avrà risultati concreti
L’abbaglio degli studenti a sostegno della Palestina ricorda quello della sinistra in favore degli ayatollah in Iran al tempo della guerra del Vietnam. I danni della religione al potere e dell’antiamericanismo viscerale
L’80% delle merci in viaggi è trasportato via mare, fondamentale il controllo dei colli di bottiglia e delle rotte commerciali. Gli USA sono ancora il dominus incontrastato, ma la Cina è molto attiva, e inoltre i del Nord aprono nuove vie in grado di attrarre molti interessi
La colpa conclamata è senz’altro dello zar e dei Russi brutti, sporchi e cattivi, ma alla fine gli USA – abituati a fare la guerra sul suolo degli altri – hanno indebolito lo storico nemico, hanno eliminato l’Europa dallo scacchiere diplomatico, sono diventati il primo produttore mondiale di gas naturale. E ora si stanno stufando di pagare a piè di lista
Anche se venduto per pochi spiccioli, il diritto di voto e il suffragio universale sono irrinunciabili. Il problema di una classe dirigente che sia migliore di chi l’ha eletta. La necessità di perseguire il bene comune e non l’interesse privato, e l’accountability
La situazione del conflitto russo-ucraino, pur diversa nella sostanza, ha un importante punto di analogia con quella mediorientale post strage del 7 ottobre: se la parte più ragionevole non fa un passo indietro, la pace non arriverà mai, se non dopo ulteriori devastazioni e morte.
La situazione geopolitica è in fibrillazione, le autorità monetarie continuano a rinviare la decisione di allentare i freni, ma i mercati azionari girano ancora ai massimi. Due modi opposti di valutare gli stessi eventi