Meno stato e più mercato: oggi il mantra del liberismo va quanto meno rivisto. Monte dei Paschi e Leonardo i campioni di questa stagione di rinascita del settore pubblico
La gestione Tavares ha privilegiato gli azionisti ma fortemente indebolito la competitività del gruppo, in un settore già in difficoltà per la complicata transizione verso l’elettrico
I dazi sono in realtà di tre livelli, sovrapposti uno sull’altro: quelli erga omnes o generali, quelli “di reciprocità” e quelli “settoriali”. Come e quanto sono negoziabili e le finalità di ciascuno
I dati “soft”, quelli che descrivono il sentiment e le aspettative, sono negativi, mentre quelli “hard” (PIL, inflazione, investimenti) si mostrano ancora resilienti. Cosa fare per tutelare il portafoglio
La posizione privilegiata del dollaro come valuta di regolamento internazionale, destinata a durare ancora a lungo, assicura agli USA la possibilità di espandere all’infinito (o quasi) il debito pubblico statunitense
Il sentiment degli investitori è drasticamente cambiato. Le stime del PIL negli Stati Uniti sono riviste al ribasso, l’inflazione ha ripreso a crescere come pure la disoccupazione. E il crollo dei prezzi, in un paese in cui tutti investono in azioni, riduce la ricchezza e provoca il rallentamento dei consumi
La lezione della Thatcher: quel che conta è la sopravvivenza e lo sviluppo delle imprese, non la nazionalità degli azionisti. Anche gli Italiani sono molto attivi all’estero con acquisizioni e joint-ventures
Se è vero che l’introduzione dei dazi aumenta il gettito dello Stato, essa tuttavia penalizza anche i consumatori che devono pagare i prodotti più cari e provoca inflazione, e quindi di nuovo aumento dei tassi
Perché i mercati finanziari e le imprese aspettano da mesi con ansia una politica monetaria meno rigida. Dopo due anni e mezzo di aumenti, finalmente la prossima settimana ci sarà la prima diminuzione.
La Borsa Italiana, dopo un passato glorioso, ha conosciuto un lento e inesorabile declino e oggi è marginale rispetto agli altri mercati europei. Fra delisting e assenze illustri, solo le piccole società sembrano crdere ancora in Piazza Affari