Finita finalmente la corsa per comprare regali di Natale, è cominciata quella per divertirsi al veglione di San Silvestro, nell’illusione che chi gode a Capodanno gode tutto l’anno, illusione che svanirà già all’alba del primo. Come Forrest Gump, sempre di corsa. Il Nostromo, che ha sicuramente sviluppato una discreta misantropia al largo della costa, deve confessare di nutrire una certa avversione per l’armamentario natalizio di doni, auguri e tutti buoni, del tutto estraneo alle motivazioni vere della festa, che sono poi religiose. Bestemmiatori, fedifraghi, corrotti e malvagi si improvvisano babbi natali e fedeli convinti: messa di mezzanotte e presepio, melassa e vigilia di magro. Vabbè, il giorno del 24 invece dell’hamburger ci mangiamo un’orata…

E come se niente fosse, a un’ora o poco più di aereo da noi si sta consumando la distruzione di un popolo per guerra, grazie alla furia distruttrice dello zar di tutte le Russie, chiaramente disturbato dall’ambizione di ricreare l’Unione Sovietica, che aveva servito in gioventù come agente segreto. L’impressione è che siano arrivati davvero all’ultima slide, e questa volta anche il loro presidente ex attore l’ha capito, meglio tardi che mai. Che almeno in questo nuovo anno si riesca a far tacere i cannoni, sarebbe già un bel regalo per l’umanità.

Da vedere cosa ci porteranno i mercati in quest’anno dello Yang, il cavallo di fuoco. Improbabile che il fuoco si propaghi e che faccia crollare il palazzo, però qualche bruciatura sarà inevitabile. Bisognerà diversificare il portafoglio, ricominciando a comprare obbligazioni almeno fino alla prossima riduzione dei tassi, e guardando anche alle materie prime. Dopo oro e argento, ancora sulla breccia, toccherà al petrolio e al gas naturale. Perché dopo aver toccato il fondo, come nella vita, non si può che risalire.

IL NOSTROMO