Capitale Umano

Valorizzare il capitale umano femminile nell'era digitale: le 10 regole della donna

11 April 2017 | By Marco Parlangeli
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Continuiamo a occuparci di donne, e ad ascoltare la loro voce. Ancora Chiara Falletti ci accompagna in questo viaggio, completando la riflessione che aveva avviato tre settimane fa, con l’articolo pubblicato il 21 marzo. Avevamo visto in particolare i problemi di accesso delle donne ai lavori ad elevata tecnologia da parte delle donne, a partire dal sistema scolastico, e lo spreco di risorse che comporta il rinunciare alle loro prerogative costringendole ad essere “infiltrate” e a fare come gli uomini per avere successo. Neanche l’economia digitale, che pure può offrire occasioni importanti

Capitale umano femminile nell'era digitale: un'occasione da non perdere

21 March 2017 | By Marco Parlangeli
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Per la prima volta questa settimana il blog ospita il contributo di un’amica, con la quale abbiamo condiviso uno scambio di idee su un argomento fino ad ora mai trattato qui: il rapporto fra donne e economia digitale, o meglio l’enorme spreco di risorse e di capitale umano – quello femminile – che neanche la new economy sembra riuscire a scalfire. Il concetto è quello delle “infiltrate”, ovvero delle donne che per infrangere il “tetto di cristallo” rinunciano più o meno consapevolmente alle prerogative femminili per acquisire quelle tipicamente maschili. E così facendo tutti quanti perdiamo

Il fattore umano (parte seconda): Il capitale umano

20 June 2016 | By Marco Parlangeli

…. L'assicurazione del SUV di Massimiliano ha pattuito con la famiglia del ciclista un risarcimento di € 218.976. Importi come questo vengono calcolati valutando parametri specifici: l’aspettativa di vita di una persona, la sua potenzialità di guadagno, la quantità e la qualità dei suoi legami affettivi. I periti assicurativi lo chiamano il capitale umano. Dai titoli di coda del film “IL CAPITALE UMANO” di Paolo Virzì, Italia 2013 Questa citazione, tratta dai titoli di coda del film “Il Capitale Umano” del geniale regista livornese Paolo Virzì (Italia, 2013) ci introduce ad un’altra accezione