Dopo due anni precisi, qualche genio al governo (il Capitano dei leghisti) è tornato a minacciare una tassazione aggiuntiva sugli extra-profitti delle banche. Se fosse stata una buona idea, in due anni l’avrebbero senz’altro attuata, vista la cronica carenza di fondi del bilancio pubblico. In realtà è invece un’idea sbagliata, anticostituzionale, inapplicabile e quindi inutile o piuttosto dannosa: populismo allo stato puro. Meno male che ogni tanto qualche voce ragionevole si sente, come quella di Tajani che ha affermato l’extra-profitto essere “un’idea da Unione Sovietica”.

Con il controesodo, le prime piogge autunnali e le giornate che si accorciano, si stanno consumando i consueti riti di fine estate: il meeting di Rimini, la mostra del cinema di Venezia, l’inizio del campionato di calcio, la riapertura delle scuole e l’incontinenza di qualche politico bollito. Tutto come da copione, così come puntuali arriveranno le sculacciate della maestrina Giorgia, che rimetterà tutti a posto senza rimpasti o cedimenti.

E come da copione arriveranno dalla Fed anche i timidi ribassi chiesti a gran voce da Trump, forse più per contenere la spesa per interessi sul debordante debito pubblico che per favorire la crescita dell’economia. Come che sia, buone notizie per i naviganti: almeno per qualche mese ancora si può stare tranquilli.

IL NOSTROMO